25 maggio 2008

Dal blog di Beppe Grillo del 24 maggio 2008



Delirio. Il ponte sullo stretto di Messina. Delirio. Le centrali nucleari. Delirio.
L’esercito in Campania. Delirio. I nuovi inceneritori. Delirio.
I condannati in Parlamento. Delirio. Il
95% dei reati impuniti grazie alle leggi ad personam. Delirio.
Testa d’Asfalto presidente del Consiglio grazie alle concessioni televisive di Craxi. Delirio. La legge elettorale porcata. Delirio.
Le elezioni politiche incostituzionali. Delirio. La volontà popolare ignorata con la
cancellazione dei referendum sulla legge elettorale, sul finanziamento pubblico ai partiti e sul NO al nucleare. Delirio.
L’Italia senza libera informazione, tra il Botswana e l’Iraq. Delirio. Campania, Calabria e Sicilia in mano alle mafie. Delirio.
I roghi contro i campi Rom. Delirio.
Bassolino e Iervolino non si dimettono. Delirio.
Topo Gigio non li licenzia. Delirio. Ignorata la sentenza della Corte di Giustizia Europea contro la
legge Gasparri. Delirio. Rete 4 ci costa 350.000 euro di multa ogni giorno dal primo gennaio 2006. Delirio.
Amanti, segretarie, avvocati di fiducia, portavoce e tirapiedi sono senatori e deputati. Delirio.
L’allargamento delle basi americane in Italia. Delirio.
Andreotti prescritto per mafia e senatore a vita. Delirio. I miliardi di euro della Comunità Europea scomparsi per magia in Campania. Delirio.
La moratoria per gli
ingressi dalla Romania applicata in quasi tutta Europa dal primo gennaio 2007, ma non in Italia. Delirio. 22.000 imprese italiane in Romania con i finanziamenti della Comunità Europea (le nostre tasse) e la disoccupazione in Italia. Delirio.
Il prezzo del petrolio sale, le bollette e la benzina aumentano, ma
ENEL e ENI fanno più utili. Delirio. Geronzi, plurinquisito, capo di Mediobanca. Delirio.
Scaroni, condannato, capo dell’ENI. Delirio. Sei milioni di precari. Delirio.
Lo sviluppo più basso e i costi dello Stato più alti d’Europa. Delirio. 350.000 firme per un Parlamento Pulito abbandonate nella cantina del Senato. Delirio.
1.636 miliardi di euro di debito pubblico e 70 miliardi di interesse ogni anno, pari a tre finanziarie. Delirio.
Emma Marcegaglia esperta di energia nucleare e Rubbia in Spagna. Delirio.

Il Paese è entrato in un nuovo stato: il delirio. “Uno stato di alterazione e confusione mentale, con agitazione motoria e allucinazioni, dovuto a accessi febbrili acuti e malattie mentali” (Il Nuovo Zingarelli).
L’Italia ha avuto la febbre per troppo tempo, adesso è seguito il delirio. Delirio vuol dire uscire dal solco. Noi abbiamo deragliato. La nave è in mano al cuoco di bordo e il capitano è profondamente addormentato sotto coperta. In democrazia il capitano è la volontà popolare.

7 maggio 2008

Se tremi per l'indignazione
davanti alle ingiustizie,
allora sei mio fratello.


Dicono che noi rivoluzionari siamo romantici.
Si è vero lo siamo in modo diverso,
siamo quelli disposti a dare la vita
per quello in cui crediamo.

Mamma mia che schifo...