18 febbraio 2008

FUNERAL BLUES


Fermate tutti gli orologi
isolate il telefono fate
tacete il cane con un osso succulento.
Chiudete i pianoforti e tra un rullio smorzato,
portate fuori il feretro.
Si accostino i dolenti.
Incrocino aeroplani, lamentosi, lassù
e scrivano sul cielo il messaggio:
Lui è morto.
Allacciate nastri di crespo al collo bianco dei piccioni.
I vigili si mettano guanti di tela nera.
Lui era il mio nord, il mio sud, il mio est e ovest,
la mia settimana di lavoro e il mio riposo la domenica,
il mio mezzodì, la mezzanotte, la mia lingua, il mio canto.
Pensavo che l'amore fosse eterno e avevo torto.
Non servono più le stelle, spegnetele anche tutte,
imballate la luna, smontate pure il sole,
svuotatemi l'oceano e sradicate il bosco
perché ormai più nulla può giovare.

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