13 novembre 2008

Marco Travaglio scrive:


Quando nasce un nuovo giornale, specialmente in Italia, dovrebbe essere una festa per tutti. Quando poi questo giornale è diretto da un grande del giornalismo controcorrente, cioè del giornalismo e basta come Massimo Fini, la festa è almeno doppia. I furbetti (come il Mentana di ieri sera) che ripetono a pappagallo che l’Italia è il paese più libero del mondo dovrebbero rispondere, se ci riescono, a questa semplicissima domanda: perché Massimo Fini, da anni e anni, è confinato in piccoli giornali marginali, anziché scrivere - come meriterebbe per il pubblico che ha e per le cose che sa - sulla grande stampa? Perché, che comandi la destra o la sinistra, in televisione non c’è mai posto per lui?

Massimo, non essendo un piagnone, non è il tipo da lamentarsi. A costo di scrivere sui muri, ha sempre trovato il modo di combattere le sue battaglie solitarie. Ha aperto un blog, a costo di violentare la sua antimodernità (ma non ha ancora un telefonino). Ha fatto teatro (con “Cyrano”). E ora ha fondato un piccolo giornale di battaglia, “La Voce del Ribelle”, 64 pagine. Non è ancora il quotidiano libero che molti sognano. Ma è un giornale libero, che nessuno è tenuto a condividere (di me, per esempio, nel primo numero si parla molto criticamente), ma che fa bene alla salute mentale di chi non ha ancora portato il cervello all’ammasso. Chi ha la sensazione che i quotidiani italiani tendano sempre più a essere tutti uguali (il che forse spiega il crollo delle vendite di quasi tutti in edicola), troverà nella Voce del Ribelle qualcosa di radicalmente diverso, alternativo. Sia per la scelta degli argomenti, sia soprattutto per il punto di vista dal quale li si guarda. E’ il punto di vista spiazzante (“talebano”, direbbe Fini) che chi ha letto “Sudditi”, “Il vizio oscuro dell’Occidente”, “Il denaro sterco del demonio”, “La ragione aveva torto”, “Il Conformista” e altre sue opere ben conosce.

E’ un giornale povero e autofinanziato, non può permettersi la distribuzione in edicola e dunque si trova in alcune selezionate librerie, oppure è disponibile in abbonamento. Basta sintonizzarsi sul sito www.ilribelle.com (dove è presente anche un archivio storico di tutti gli articoli scritti da Fini negli ultimi 30 anni) o telefonare allo 06/97274699. Chi si abbona riceve la rivista e sostiene una voce diversa. Io l’ho fatto.

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