29 novembre 2009

Asma da smog

MILANO - Gli effetti, nei pronto soc­corso, si vedono subito. I me­dici se ne accorgono tra il se­condo e il quinto giorno dopo che nell’aria salgono le con­centrazioni di biossido di azo­to, un gas molto inquinante che si produce soprattutto in estate. In quei giorni i ricove­ri dei bambini per asma au­mentano dell’8,8 per cento. Tradotto in numeri: su 240 bambini milanesi che entra­no in ospedale d’urgenza per crisi asmatiche gravi, 18 non si sentirebbero male se in cit­tà si rispettassero i limiti per il biossido d’azoto. L’analisi è contenuta nella pubblicazione conclusiva del «Progetto EpiAir», lo studio più aggiornato sugli effetti dell’inquinamento atmosferi­co sulla salute in 10 città italia­ne. Non è la prima, ma di cer­to la più completa e ricerca su tre inquinanti (polveri sottili, biossido d’azoto e ozono) nel periodo tra 2001 e 2005. Sarà pubblicata come supplemen­to alla rivista «Epidemiologia & Prevenzione».

«Gli effetti più gravi sono quelli che si manifestano in un aumento delle morti — spiega il coordi­natore della ricerca, France­sco Forastiere — Se si consi­derano i decessi per cause na­turali, il solo Pm 10 provoca un aumento del rischio di morte in media dello 0,69 per per ogni incremento di con­centrazione nell’aria di 10 mi­crogrammi per metro cubo». Un principio generale che si può applicare alla situazio­ne milanese, dove le medie annuali di polveri sottili sono stabilmente sopra i 40 micro­grammi rispetto a una soglia che l’Unione europea fissa in 20 come obiettivo da raggiun­gere per il 2015. «Se si applica­no questi parametri a una cit­tà come Milano — spiega Fo­rastiere — dove muoiono in media 10.000 persone l’anno per cause naturali, si scopre che in dodici mesi sono alme­no 140 le morti riconducibili al persistente superamento della soglia di inquinamento. Morti che nella maggioranza dei casi avvengono per cause cardiache e respiratorie». I soggetti più a rischio: anziani e cardiopatici.

Gli epidemiologi hanno cer­cato anche di valutare impat­to e benefici delle misure per ridurre lo smog. Risultato: pur se esistono provvedimen­ti come l’Ecopass, aumenta sempre più il numero delle au­to in circolazione. E poi una critica: «Si rilevano notevoli difficoltà nell’attuazione delle misure e una carenza di con­trolli ». Commenta Luca Car­ra, presidente milanese di Ita­lia Nostra: «Invece di tornare indietro, e dare deroghe, la strada è quella di mettere in campo finalmente misure più incisive». In particolare in questo autunno nero: ieri in città è stata sballata la soglia del Pm10 per il 14esimo gior­no consecutivo.

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